ELLA FITZGERALD – The Moment of Truth: Ella at the Coliseum (Verve) Supporti disponibili: CD LP
Giugno 1967. I Beatles pubblicano “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, il Medioriente è in fiamme con la guerra dei sei giorni, gli Stati Uniti si preparano ad elezioni che lanceranno Nixon e intanto esportano “democrazia” nel Vietnam, mentre in molte città del Paese rivolte razziali vengono violentemente represse dalla polizia con migliaia di arresti tra i manifestanti neri. Ella Fitzgerald ha 50 anni ed ha in mano il mondo, a Gennaio l’hanno ascoltata con l’Orchestra di Duke Ellington in una livida e adorante Berlino Est (concerto da non confondere con “Ella In Berlin – Mack The Knife“- Verve del 1960), insomma è in un periodo d’oro, inteso anche come gallina produttrice di auree uova che il produttore Norman Granz le fa deporre ogni giorno con tour di concerti che paiono non avere mai fine.
Ci sono ormai dozzine di suoi concerti disponibili ma cosa volete, certe uova non hanno date di scadenza, e allora aggiungiamo volentieri pure alle nostre discoteche questo concerto di Oakland, il secondo set di un biglietto magico che prevedeva, nella stessa serata, l’orchestra di Ellington ad aprire le danze. Il nastro è stato ritrovato, manco a dirlo, nella collezione privata di Granz, e vi troviamo Ella con un trio fidato che vede Jimmy Jones (e non Duke!) al piano, Bob Cranshaw al basso e Sam Woodyard alla batteria, cui si aggiungono diversi ellingtoniani DOC, per un accompagnamento semplicemente straordinario, per il quale qualsiasi cantante pagherebbe oro, adesso come allora.
La Fitzgerald appare in spolvero, ed attira su di se’ tutte le attenzioni del pubblico, il compatto gruppo alle sue spalle sostiene stupendamente la Regina e mostra i muscoli con Cootie Williams, Harry Carney, Johnny Hodges e Paul Gonsalves. Il repertorio scelto contiene brani che non avevamo mai sentito dalla sua voce e costeggia con arguzia certo pop d’epoca (“Don’t Be That Way”, “Music To Watch Girls By”) strizzando l’occhio al pubblico, cui Ella concede generosamente ogni stilla d’energia.

Ella chiude magistralmente il suo set con il classico “Mack The Knife”, di Kurt Weill, una delle coperte di Linus che l’accompagna da quand’era ragazza, il brano uscì infatti nel 1928 con liriche scritte da Bertolt Brecht per l”Opera da tre Soldi” e si trovano molte incisioni sia dal vivo che in studio.
Crepitano gli applausi nella splendida resa acustica di casa Verve, che per una ventina/trentina di euro, a seconda della versione preferita CD / LP, ci porta per magia al Coliseum di Oakland, nel Giugno del 1967, in prima fila di fronte alla Regina del Jazz.
(Courtesy of Audioreview)