• Hip hop
  • R & B
  • Rock
  • Country and Jazz
Saturday, May 17, 2025
MusicnewsTv
  • Hip hop
  • Rock
  • R & B
  • About Us
  • Country and Jazz
  • Contact Us
  • Privacy Policy
  • Terms & Conditions
  • STORM Drops Infectious Track ‘Fame’
  • Playboi Carti, PARTYNEXTDOOR, Drake, SZA, Kendrick Lamar & more!
  • Diddy Accused Of Forcing Explicit Acts In Explosive New Lawsuit
  • Kamala Harris Blisters Trump In 1st Speech Since January
  • The Devil Wears Prada Drop New Single ‘For You’
  • Neil Young Announces New Album, ‘Talkin to the Trees’
  • 10 Famous Singers from Louisiana
  • 10 Best Led Zeppelin Songs of All Time
  • Ann Nesby Returns With New New Album “ANNiversary”
  • Tank To Join The Cast of “Hell’s Kitchen” on Broadway
No Result
View All Result
  • Hip hop
  • Rock
  • R & B
  • About Us
  • Country and Jazz
  • Contact Us
  • Privacy Policy
  • Terms & Conditions
No Result
View All Result
MusicNewsTv
No Result
View All Result
Home Country and Jazz

Il ritorno a casa di Archie Shepp & Horace Parlan – Tracce di Jazz

musicnewstv_vrle5b by musicnewstv_vrle5b
March 23, 2025
in Country and Jazz
0
0
SHARES
0
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter


Si narra che Archie Shepp, al momento della registrazione, si trovasse in uno stato di forte emotività, tale da fargli temere di doversi fermare. ” Sentivo di rappresentare ognuno che avesse cantato queste canzoni e di avere la responsabilità di rendere esplicito il loro significato. Le mie versioni dovevano essere veritiere, avere la stessa autenticità di quando queste canzoni venivano cantate, rispettare la loro natura . Furono create da persone che erano profondamente tristi: sono canzoni di schiavi.E questo metteva a prova la mia abilità come uomo nero moderno di attraversare quel piano della storia. Potevo farcela? Alla fine sentii che potevo, e le lacrime che sgorgarono dai miei occhi testimoniavano che forse la mia condizione non era cambiata così completamente da non farmi percepire il loro stato d’animo.”

Sono le parole che introducono “Goin’ Home“, pubblicato dall’etichetta danese SteepleChase, il ritorno a casa di Archie Shepp registrato nel 1977 con il pianista Horace Parlan, laddove per casa si intende il patrimonio di canzoni tradizionali, gospel e spirituals che i due decisero di affrontare in quella incisione avvenuta, in realtà, lontano dalla loro casa fisica, il 25 aprile 1977, presso il Sweet Silence Studio di Copenaghen in Danimarca, durante il periodo trascorso in europa dai due musicisti, in cerca, come molti altri jazzmen, di una condizione di vita che negli States stentavano a trovare con la loro musica.

Un disco che fece molto discutere all’epoca della sua pubblicazione perchè se Parlan, di sei anni più giovane, era un pianista dai trascorsi radicati nella tradizione be bop che, dagli inizi con Sonny Stitt, aveva inizato ad aprirsi a forme sonore più avventurose collaborando a due opere di fine anni’50 di Mingus (“Ah Hum” e “Blues and roots“) Archie Shepp era fino a quell’epoca stato identificato come uno degli esponenti di punta della free generation, con una carriera solista lanciata nei fiammeggianti anni sessanta dalle esperienze maturate con Cecil Taylor e Bill Dixon. Uno dei più intransigenti ed ostici fra l’altro, e qui devo aprire una piccola parentesi di ricordi personali. Un amico tempo fa mi confessò che avrebbe anche amato il jazz, ma dopo avere trascorso anni di studentato universitario a condividere la stanza con un collega che metteva “Fire music” fin dal mattino presto, aveva rivisto le proprie posizioni.

Nel 1977, invece, compare un Archie Shepp completamente diverso: l’approccio a quel materiale risalente ai primi decenni del novecento, così importante per la storia, la cultura e l’affermazione identitaria del popolo afroamericano – tema che da sempre risiedeva nel cuore del sassofonista – avviene con totale rispetto delle forme melodiche ed armoniche, trasformando il furore innovativo del free in una palpabile carica emotiva che avvolge queste versioni interpretate nel più assoluto rispetto delle strutture originarie, limitando le parti improvvisate a poche cellule sviluppate intorno ai nuclei tematici.

Il risultato è straordinario per l’intensità di sentimento che Sheep riesce ad esprimere con i suoi sassofoni, un soffio nel quale confluiscono decenni di storia di un popolo.

Nella schematica semplicità della chiave interpetativa scelta, spiccano gli accenti emotivi che il sassofonista riesce ad imprimere alla sua voce: l’intensità del fraseggio al soprano ed il contrasto fra suono e silenzi di “Nobody knows the troubles i’ve seen , l’urlo blues imperioso del tenore di “Go down Moses“, la varietà di registri proposta in “My lord what a morning” da un soprano che sfiora le sonorità di un flauto, la solennità dell’inno “Amazing grace“, la voce smarrita di “Sometimes i feel like a motherless child“, l’agilità blues di “Sweet low sweet chariot“, la grazia di una conclusiva versione capolavoro di “Come sunday“. In una scena dominata dal suono profondo del tenore e da quello graffiante del soprano, il piano di Parlan svolge ergegiamente il ruolo di spalla, diffondendo aromi blues nel rispetto della rigorosa chiave estetica adottata, e limitandosi ad un paio di assoli.

L’esperimento venne ripetuto tre anni dopo, stesso paese e stesso studio, da cui uscì “Trouble in mind” (Steeple Chase) 1980, maggiormente orientato al materiale blues, nel quale si nota un più marcato equilibrio fra i due protagonisti, con Parlan spesso libero di esplorare le dodici battute nelle chiavi espressive preferite. La mia segnalazione va ad una “Nobody knows you when you’down and out” ed alla conclusiva “St. James Infirmary” che, per intensità e sfumature emotive, non avrebbero sfigurato accanto alle perle del primo episodio.

In seguito la collaborazione fra i due proseguì in diverse occasioni, sia discografiche con apertura a standards del jazz più recenti (“Reunion” del 1987, “Swing low” del 2001) ) sia nel corso di esibizioni dal vivo talvolta riprese su disco. Ma quel primo incontro, quell’immersione nelle radici del proprio popolo, resta a segnare, nella carriera di Shepp, l’avvio di un percorso che lo avrebbe portato, negli anni seguenti e fino ad oggi, con la vitalità testimoniata dal recente “All my people” (2001) in coppia con il pianista Jason Moran, a coprire molti e diversi territori della black music.

Se non conoscete “Going home” e, come mi auguro stimolati da queste righe, deciderete di accostarvi a quest’opera, fatelo dedicandole la massima ed esclusiva attenzione, entrateci come si entra in un luogo che richiede rispetto e dedizione. Ne sarete sicuramente ripagati, quasi aveste assistito ad una lezione di Storia.



Source link –

READ ALSO

Marshall Allen’s Ghost Horizons – Live in Philadelphia (Otherly Love/Ars Nova Records, 2025) ~ The Free Jazz Collective

Amir ElSaffar & Lorenzo Bianchi Hoesch

Related Posts

Marshall Allen’s Ghost Horizons – Live in Philadelphia (Otherly Love/Ars Nova Records, 2025) ~ The Free Jazz Collective
Country and Jazz

Marshall Allen’s Ghost Horizons – Live in Philadelphia (Otherly Love/Ars Nova Records, 2025) ~ The Free Jazz Collective

May 17, 2025
Amir ElSaffar & Lorenzo Bianchi Hoesch
Country and Jazz

Amir ElSaffar & Lorenzo Bianchi Hoesch

May 12, 2025
Gli 80 anni di Keith Jarrett:10 brani chiave di inizio carriera – Tracce di Jazz
Country and Jazz

Gli 80 anni di Keith Jarrett:10 brani chiave di inizio carriera – Tracce di Jazz

May 11, 2025
Vijay Iver Wadada Leo Smith – Defiant Life (ECM) – Tracce di Jazz
Country and Jazz

Vijay Iver Wadada Leo Smith – Defiant Life (ECM) – Tracce di Jazz

May 11, 2025
Joe McPhee- I’m Just Say’n (Smalltown Supersound, 2025) ~ The Free Jazz Collective
Country and Jazz

Joe McPhee- I’m Just Say’n (Smalltown Supersound, 2025) ~ The Free Jazz Collective

May 10, 2025
CARTOLINE – SOTTO LA MOLE – PIANISTI – Tracce di Jazz
Country and Jazz

CARTOLINE – SOTTO LA MOLE – PIANISTI – Tracce di Jazz

May 9, 2025
Next Post
Tommy Shaw Says He Spends More on Bird Seed Than He Did On Drugs

Tommy Shaw Says He Spends More on Bird Seed Than He Did On Drugs

Leave a Reply Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

POPULAR NEWS

Here’s What to Wear to AC/DC’s 2025 Tour

Here’s What to Wear to AC/DC’s 2025 Tour

April 12, 2025
Kanye West Apologizes To JAY-Z Before Vulgar Beyoncé Tweet

Kanye West Apologizes To JAY-Z Before Vulgar Beyoncé Tweet

April 10, 2025
10 Famous Singers from South Dakota

10 Famous Singers from South Dakota

March 24, 2025
Diddy Accused Of Forcing Explicit Acts In Explosive New Lawsuit

Diddy Accused Of Forcing Explicit Acts In Explosive New Lawsuit

March 27, 2025
Dal nostro inviato a Bergamo Jazz/Parte prima – Tracce di Jazz

Dal nostro inviato a Bergamo Jazz/Parte prima – Tracce di Jazz

March 24, 2025

EDITOR'S PICK

Doechii Planning “Hard Conversations” For Next Album

Doechii Planning “Hard Conversations” For Next Album

May 12, 2025
J-Classic’s Going by “The Jordan Rules” on His Born Day (EP Review)

J-Classic’s Going by “The Jordan Rules” on His Born Day (EP Review)

April 6, 2025
Ledisi Unveils Cover Art & Release Date For Upcoming Album “The Crown”

Ledisi Releases New Album “The Crown” (Stream)

April 28, 2025
10 Best John Prine Songs of All Time

10 Best John Prine Songs of All Time

April 14, 2025

About

"Stay updated with the latest music news, trends, and exclusive TV insights – only on MusicNews TV!"

Follow us

Categories

  • Country and Jazz
  • Hip hop
  • R & B
  • Rock

Recent Posts

  • 10 Best Deep Purple Songs of All Time
  • Marshall Allen’s Ghost Horizons – Live in Philadelphia (Otherly Love/Ars Nova Records, 2025) ~ The Free Jazz Collective
  • Bruce Springsteen Biopic Gets Release Date
  • Snoop Dogg Targets Suge Knight On Explosive New Album
  • About Us
  • Contact Us
  • Privacy Policy
  • Terms & Conditions

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

No Result
View All Result

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

sbet